Un'altra annata indimenticabile, che legittima idealmente la fine di un ciclo.
28-07-2022 08:00 - BASKET COSTA

Volete sapere che stagione abbiamo vissuto? Un solo aggettivo calza, per l'ennesima volta: Unica!!!
· 6' nel campionato di A1;
· In semifinale promozione con la serieD;
· 4 titoli regionali su 5 nei campionati femminili culminati con 3 podi (1-2-3) nelle 3 finali nazionali;
· 2 campionati gold maschili conquistati sul campo con u13m e u15/u16m (col campionato silver regionale u16 vinto);
· Aumento importante dei numeri del minibasket, soprattutto nei centri di Costa Masnaga e Oggiono e “mini-squadre” che hanno ben figurato in tutti i campionati disputati con la conquista del premio jamboree;
· La partenza del settore volley, in sordina, ma alla lunga crediamo fondamentale x l'identificazione col paese;
· Rilancio del progetto Atleta in Famiglia con nuovi responsabili ed una nuova struttura creata ad hoc;
· Ritorno agli eventi pubblici, dalla giornata dedicata alla disabilità "drop the mask", ai tornei in Croazia, Ungheria e in giro per l'Italia, all' evento x festeggiare i 50 anni della società, al ritorno delle università USA sul nostro campo, per finire col Costa Camp con oltre 250 bambini nelle 3 settimane e con la vacanza a Metaponto. (e mi dimenticherò qualcosa di sicuro...)
Insomma: orgogliosi e fieri di ciò che siamo e della quantità e qualità che riusciamo ad esprimere. Massimo Antonelli di TamTamBasket mi diceva che siamo l'unica Società, che lui conosca, che riesce ad unire il lavoro sociale profondo e serio con risultati costanti e importanti per di più partendo da un “villaggio brianzolo”. Ascoltando quelle parole da un uomo di campo, coi calli alle mani, aldilà degli sterili complimenti che riceviamo da federali e politici, ho sentito veramente il cuore di tutti noi riempirsi.
I campionati Senior: Il 6'posto in A1 e la semifinale della serieD. livelli diversi ma con lo stesso significato: i risultati si possono raggiungere anche partendo dagli atleti formati in casa. Lo sport non è solo business e mercato. Anche oggi può essere ancora un lento lavoro di costruzione basato sulla passione e sulla qualità degli staff tecnici/atletici/sanitari/dirigenziali. Siamo da anni un unicum, sempre alla ricerca anche di un solo benefattore importante (non smetteremo mai di ringraziare tutti i nostri piccoli e medi sponsor che ci hanno aiutato e ci aiuteranno nel prossimo futuro), che riuscirebbe ancor di più a far decollare e conoscere quello che per noi, e per lui, è il vero modo di fare sport.
La quantità e i risultati del giovanile: fondamentale la progressione che stiamo avendo col settore maschile, continueremo a metterci risorse e non poniamo limiti. Dal nulla siamo ormai un riferimento almeno zonale.
I "fatti" del femminile sono unici in tutta la storia dei settori giovanili italiani. Per il 3' anno consecutivo (senza il covid magari sarebbe il 5') mettiamo una squadra nei primi 3 posti di tutte e 3 le finali nazionali giovanili (altri numeri: 5 scudetti e 11 podi in 4 annate consecutive). Nessuno, assolutamente nessuno, l'ha mai fatto. Voglio in questa occasione sottolineare come il sistema che premia la formazione in Italia, soprattutto per il settore femminile che si continua inspiegabilmente a tenere disgiunto dal maschile, sia tale da sconsigliare l'investire sui giovani tempo e risorse. Un piccolo semplice esempio: le sole 3 finali nazionali di quest'anno (senza contare le spese di tutta la stagione: staff, strutture, attrezzature, AIF) al netto del contributo delle famiglie (circa il 65% del costo atleta) ci sono costate il doppio di quanto Venezia ha versato per il prestito di 1 anno di Matilde (la più importante giovane atleta italiana). Passione e divertimento sono le uniche spinte.
Il Mini e il volley: attività che per ora non vanno sui giornali ma che sono la base sportiva ed umana della nostra Società Sportiva. In un paesello come il nostro, senza un "padrone" economico, la nostra realtà si basa su buone relazioni con le famiglie. Queste relazioni nascono dal rispetto che riceviamo per il nostro lavoro, il rispetto che abbiamo per tutti i nostri atleti, il piacere di passare del tempo insieme, la passione per lo sport visto sia come possibilità di affermazione sociale ma anche come semplice "divertirsi insieme" dentro ma soprattutto fuori dal campo. Tutto questo nasce qui, nelle attività che molti non sanno esistere ma che invece sono le fondamenta per sostenere la struttura.
Tutti i nostri Eventi: preziosi anche x finanziarci (non vogliamo essere ipocriti) ma fondamentali per noi per sapere di essere un servizio al pubblico, per dispensare gioia e divertimento e per erogare servizi di utilità sociale. Il nostro Core.
Ma in tutto questo giunge un momento di naturale frattura, che ha i suoi natali proprio dalle caratteristiche stesse della nostra Società. Abbiamo portato in pochi anni una decina di ragazze ai livelli massimi del nostro Sport ma, per trattenerle cercando di creare ulteriore valore per loro e per noi, evitando quindi di trascinarsi solo x dissetare l'ambizione, ci vogliono molti più soldi e anche una struttura, un palazzetto che non sia solo accogliente e ben tenuto, ma che consenta di porre le basi per realizzare i sogni. Non siamo riusciti a raggiungerli insieme alla formazione delle atlete ed è giusto quindi che questo surplus di valore venga cercato tra coloro che questi 2 presupposti li possiede.
Si chiude quindi un ciclo, un ciclo irripetibile. Nato da tutti gli anni di preparazione precedente, dal 1996 in poi, con qualche podio e molto molto marciapiede respirato, ma Esploso con gli arrivi in tenerissima età delle 98-99-00 (Polato, Valsecchi, Novati, Meroni, Del Pero, Cincotto, Fontana, Nwohuocha per citarne alcune) in alcuni casi grazie al fallimento della Comense. Rafforzato dal lavoro certosino di reclutamento e formazione mio, di Cello, Mino, Sara e Ska e Proseguito da Pier sulle annate successive (Frustaci, Capellini, Buscema, Nasraoui, Balossi, Spinelli, Colognesi, Celli, Allevi, Discacciati e tutto lo strepitoso gruppo 2002, Allievi, Ukaegbu, N'Guessan, Pollini, Toffali, Labanca, Villa E&M, Tentori, Barzaghi, Caloro, Osazuwa, Bernardi, Razzoli, Rotta, Cibinetto, Serra, Piatti e… nonostante tutti gli sforzi ne dimentico alcune di assoluto valore). Premiato dalla capacità di Gabbro prima e Paolo poi di inserire queste atlete ad alto livello, tutti Coadiuvati in questo da Artù, Mattia, Nonno Mao, Paoletta, Nico, Mauro, Fede, Lubo, Billo, etc.
Una quantità di cervelli, di grande qualità e di ovvia personalità, e avrò dimenticato colpevolmente qualcuno. Tenerli insieme quasi sempre remando nella stessa direzione è stato uno dei lavori più difficili e divertenti che io abbia mai fatto ;)
Ovvio non tutto è andato bene, abbiamo avuto dei fallimenti, delle lacerazioni con atleti e amici. Forse sarebbe stato impossibile il contrario ma, sono certo, non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno e a nessuno abbiamo MAI posto limiti di libertà. Mai.
Ebbene quella crescita spumeggiante, entusiastica verso vertici mai raggiunti e quindi irripetibile, è finita. Abbiamo goduto, senza mai crogiolarci, ma goduto fino in fondo.
Ora la situazione è diversa, più difficile: mantenere il livello, con ambizioni delle atlete e dello staff sempre più elevate, senza più la spinta dell'entusiasmo e ben sapendo che alcuni talenti sarà durissima riaverli a disposizione.
In questi anni però abbiamo messo nel cassetto conoscenze, abitudini, gestioni, professionalità che certamente prima non avevamo in maniera così chiara e consapevole.
Con questo tesoro siamo qui, riconoscenti con tutti i protagonisti per esserci donati vicendevolmente qualcosa di meraviglioso col lavoro svolto, però determinati ad arricchire l'esperienza sapendo di dover giornalmente creare nuovi obiettivi e mai rincorrere bei ricordi.
Fonte: bicio
· 6' nel campionato di A1;
· In semifinale promozione con la serieD;
· 4 titoli regionali su 5 nei campionati femminili culminati con 3 podi (1-2-3) nelle 3 finali nazionali;
· 2 campionati gold maschili conquistati sul campo con u13m e u15/u16m (col campionato silver regionale u16 vinto);
· Aumento importante dei numeri del minibasket, soprattutto nei centri di Costa Masnaga e Oggiono e “mini-squadre” che hanno ben figurato in tutti i campionati disputati con la conquista del premio jamboree;
· La partenza del settore volley, in sordina, ma alla lunga crediamo fondamentale x l'identificazione col paese;
· Rilancio del progetto Atleta in Famiglia con nuovi responsabili ed una nuova struttura creata ad hoc;
· Ritorno agli eventi pubblici, dalla giornata dedicata alla disabilità "drop the mask", ai tornei in Croazia, Ungheria e in giro per l'Italia, all' evento x festeggiare i 50 anni della società, al ritorno delle università USA sul nostro campo, per finire col Costa Camp con oltre 250 bambini nelle 3 settimane e con la vacanza a Metaponto. (e mi dimenticherò qualcosa di sicuro...)
Insomma: orgogliosi e fieri di ciò che siamo e della quantità e qualità che riusciamo ad esprimere. Massimo Antonelli di TamTamBasket mi diceva che siamo l'unica Società, che lui conosca, che riesce ad unire il lavoro sociale profondo e serio con risultati costanti e importanti per di più partendo da un “villaggio brianzolo”. Ascoltando quelle parole da un uomo di campo, coi calli alle mani, aldilà degli sterili complimenti che riceviamo da federali e politici, ho sentito veramente il cuore di tutti noi riempirsi.
I campionati Senior: Il 6'posto in A1 e la semifinale della serieD. livelli diversi ma con lo stesso significato: i risultati si possono raggiungere anche partendo dagli atleti formati in casa. Lo sport non è solo business e mercato. Anche oggi può essere ancora un lento lavoro di costruzione basato sulla passione e sulla qualità degli staff tecnici/atletici/sanitari/dirigenziali. Siamo da anni un unicum, sempre alla ricerca anche di un solo benefattore importante (non smetteremo mai di ringraziare tutti i nostri piccoli e medi sponsor che ci hanno aiutato e ci aiuteranno nel prossimo futuro), che riuscirebbe ancor di più a far decollare e conoscere quello che per noi, e per lui, è il vero modo di fare sport.
La quantità e i risultati del giovanile: fondamentale la progressione che stiamo avendo col settore maschile, continueremo a metterci risorse e non poniamo limiti. Dal nulla siamo ormai un riferimento almeno zonale.
I "fatti" del femminile sono unici in tutta la storia dei settori giovanili italiani. Per il 3' anno consecutivo (senza il covid magari sarebbe il 5') mettiamo una squadra nei primi 3 posti di tutte e 3 le finali nazionali giovanili (altri numeri: 5 scudetti e 11 podi in 4 annate consecutive). Nessuno, assolutamente nessuno, l'ha mai fatto. Voglio in questa occasione sottolineare come il sistema che premia la formazione in Italia, soprattutto per il settore femminile che si continua inspiegabilmente a tenere disgiunto dal maschile, sia tale da sconsigliare l'investire sui giovani tempo e risorse. Un piccolo semplice esempio: le sole 3 finali nazionali di quest'anno (senza contare le spese di tutta la stagione: staff, strutture, attrezzature, AIF) al netto del contributo delle famiglie (circa il 65% del costo atleta) ci sono costate il doppio di quanto Venezia ha versato per il prestito di 1 anno di Matilde (la più importante giovane atleta italiana). Passione e divertimento sono le uniche spinte.
Il Mini e il volley: attività che per ora non vanno sui giornali ma che sono la base sportiva ed umana della nostra Società Sportiva. In un paesello come il nostro, senza un "padrone" economico, la nostra realtà si basa su buone relazioni con le famiglie. Queste relazioni nascono dal rispetto che riceviamo per il nostro lavoro, il rispetto che abbiamo per tutti i nostri atleti, il piacere di passare del tempo insieme, la passione per lo sport visto sia come possibilità di affermazione sociale ma anche come semplice "divertirsi insieme" dentro ma soprattutto fuori dal campo. Tutto questo nasce qui, nelle attività che molti non sanno esistere ma che invece sono le fondamenta per sostenere la struttura.
Tutti i nostri Eventi: preziosi anche x finanziarci (non vogliamo essere ipocriti) ma fondamentali per noi per sapere di essere un servizio al pubblico, per dispensare gioia e divertimento e per erogare servizi di utilità sociale. Il nostro Core.
Ma in tutto questo giunge un momento di naturale frattura, che ha i suoi natali proprio dalle caratteristiche stesse della nostra Società. Abbiamo portato in pochi anni una decina di ragazze ai livelli massimi del nostro Sport ma, per trattenerle cercando di creare ulteriore valore per loro e per noi, evitando quindi di trascinarsi solo x dissetare l'ambizione, ci vogliono molti più soldi e anche una struttura, un palazzetto che non sia solo accogliente e ben tenuto, ma che consenta di porre le basi per realizzare i sogni. Non siamo riusciti a raggiungerli insieme alla formazione delle atlete ed è giusto quindi che questo surplus di valore venga cercato tra coloro che questi 2 presupposti li possiede.
Si chiude quindi un ciclo, un ciclo irripetibile. Nato da tutti gli anni di preparazione precedente, dal 1996 in poi, con qualche podio e molto molto marciapiede respirato, ma Esploso con gli arrivi in tenerissima età delle 98-99-00 (Polato, Valsecchi, Novati, Meroni, Del Pero, Cincotto, Fontana, Nwohuocha per citarne alcune) in alcuni casi grazie al fallimento della Comense. Rafforzato dal lavoro certosino di reclutamento e formazione mio, di Cello, Mino, Sara e Ska e Proseguito da Pier sulle annate successive (Frustaci, Capellini, Buscema, Nasraoui, Balossi, Spinelli, Colognesi, Celli, Allevi, Discacciati e tutto lo strepitoso gruppo 2002, Allievi, Ukaegbu, N'Guessan, Pollini, Toffali, Labanca, Villa E&M, Tentori, Barzaghi, Caloro, Osazuwa, Bernardi, Razzoli, Rotta, Cibinetto, Serra, Piatti e… nonostante tutti gli sforzi ne dimentico alcune di assoluto valore). Premiato dalla capacità di Gabbro prima e Paolo poi di inserire queste atlete ad alto livello, tutti Coadiuvati in questo da Artù, Mattia, Nonno Mao, Paoletta, Nico, Mauro, Fede, Lubo, Billo, etc.
Una quantità di cervelli, di grande qualità e di ovvia personalità, e avrò dimenticato colpevolmente qualcuno. Tenerli insieme quasi sempre remando nella stessa direzione è stato uno dei lavori più difficili e divertenti che io abbia mai fatto ;)
Ovvio non tutto è andato bene, abbiamo avuto dei fallimenti, delle lacerazioni con atleti e amici. Forse sarebbe stato impossibile il contrario ma, sono certo, non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno e a nessuno abbiamo MAI posto limiti di libertà. Mai.
Ebbene quella crescita spumeggiante, entusiastica verso vertici mai raggiunti e quindi irripetibile, è finita. Abbiamo goduto, senza mai crogiolarci, ma goduto fino in fondo.
Ora la situazione è diversa, più difficile: mantenere il livello, con ambizioni delle atlete e dello staff sempre più elevate, senza più la spinta dell'entusiasmo e ben sapendo che alcuni talenti sarà durissima riaverli a disposizione.
In questi anni però abbiamo messo nel cassetto conoscenze, abitudini, gestioni, professionalità che certamente prima non avevamo in maniera così chiara e consapevole.
Con questo tesoro siamo qui, riconoscenti con tutti i protagonisti per esserci donati vicendevolmente qualcosa di meraviglioso col lavoro svolto, però determinati ad arricchire l'esperienza sapendo di dover giornalmente creare nuovi obiettivi e mai rincorrere bei ricordi.
Fonte: bicio
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