U14M Eccellenza: Lo spirito del Basket
26-11-2012 11:17 - Campionati Giovanili Maschili
Possono sembrare sempre le stesse parole, ma non mi stancherò mai di dirle: alla fine conta quanto cuore e determinazione ci metti nel fare le cose. Il resto è fuori controllo e non merita grande considerazione. E dentro al "resto" ci stanno gli errori o presunti tali di arbitri, allenatori, compagni di squadra.
Con Varese Cipo e compagni mettono sul piatto la miglior gara della stagione, contro un avversario fisicamente più dotato, messo sotto a livello di ritmo e aggressività. Giusto quanto era mancato nella gara di Legnano. Ne viene fuori una partita per lunghi tratti tirata, iniziata con 2´ da grande squadra (giusto l´inizio), proseguita con un po´ di superficialità, recuperata con pazienza, e chiusa con coraggio e determinazione.
La partita, come detto, si apre con 2´ molto belli e sicuri. Costa gioca semplice e affonda dentro la difesa varesina come nel burro. Un paio di incertezze conclusive non ci danno l´inerzia che meriteremmo e gli ospiti iniziano ad attaccare con ardore. La difesa di casa prova a stare sulle linee di passaggio, facendo palleggiare gli avversari. Ogni volta però c´è qualcuno che si perde un taglio o un aiuto dal lato debole, e i biancorossi hanno vita facile a trovare una soluzione da sotto. In attacco è capitan Cipo a prendersi le proprie responsabilità e a tenere in linea di galleggiamento la barca.
Nel secondo quarto le cose procedono un po´ meglio: la palla continua a girare in attacco, e in difesa registriamo dei progressi, sia a metà campo che a tutto campo. Vinciamo il quarto 24-20, con i varesini ancora premiati dalla loro energia nel recuperare palloni che sembravano ormai persi. A metà gara comunque si è a pari punteggio.
Nel terzo quarto la partita resta in equilibrio, con Costa che sbaglia tantissimo al tiro (e soprattutto ai tiri liberi) e non riesce ad andar via nonostante il volume di gioco creato. E´ la coppia Griffo-Miguel ad andare a segno e mantenere viva la gara.
Nel quarto periodo il break: Costa continua a tenere sotto pressione gli ospiti che, non più lucidi, iniziano a mostrare segni di cedimento. In quel momento si infiamma Berri: pescato dai compagni prima offre un ottimo assist a Griffo, poi mette una tripla, un canestro e fallo e un tiro libero. L´ 8-0 che scava il solco nella gara e dimostra come il bello del gioco sia tutto nella cazzutaggine con cui vogliamo e facciamo le cose. Lanciati, a questo punto i padroni di casa tengono il match in pugno ed allargano il punteggio fino all´80-64 finale, con un parziale di 24-8 negli ultimi 10´.
Lo spirito del basket: è bello stare in una squadra in cui tutti giocano per sè E per i compagni. Non può esistere l´uno senza l´altro. Anche se a volte certe scelte non vengono condivise (o capite) lo spirito deve restare quello, se no diventa tutto molto triste. In partita E in allenamento.
Ogni volta che si esce per un cambio c´è la delusione del dover uscire di uno E la gioia di poter giocare di un altro. Vanno rispettate entrambe anche a gesti e parole.
Ogni volta che in allenamento non si è capito un esercizio per disattenzione c´è un pezzo di squadra che viene meno e una serie di problemi di gioco che nascono. Non ascoltare e non applicarsi significa credere di non essere importanti: questa è la cosa di cui l´allenatore tiene più conto.
Stare in panchina ad aspettare di entrare non è bello. Farlo restando passivi, scazzati, o facendosi gli affari propri indica che non si sta pensando per nulla alla squadra: questo non appartiene alla pallacanestro. Guardate come stanno in panchina i giocatori di serie A o NBA e domandatevi quanto potreste fare di più voi.
Esser pronti quando si viene chiamati in causa è un´opportunità che vi date da voi, non la dà l´allenatore. Lui può solo dare minuti. Cercate di giocare sempre come se foste la migliore opportunità che ha la squadra di stare in campo in quel momento. Il vostro allenatore vi promette che i minuti che avrete non saranno mai regalati, ve li sarete sudati tutti. Ieri Berri ci ha fatto vedere come si entra in campo E come si esce. Prendiamo tutti spunto. Chi per il primo caso, chi per il secondo, chi per entrambi.
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Basket Costa - Pallacanestro Varese 80-64
Parziale quarti (19-23, 24-20, 13-13, 24-8)
Basket Costa: Barocco 14, Carnieletto, Riccioli 2, Fumagalli 3, Imasuen 2, Beretta 6, Tremolada M. 18, Pollini 4, Terraneo 2, Saccardi 4, Bonacina 19, Bonfanti 6. All.: Pirola-Valsecchi
Varese: Messina 12, Barozzi 2, Aspesi 7, Amato 4, Ramer 2, Croci 2, Roncoroni, Magnini 13, Cattaneo 6, Carlesso 11, Grippo, Martignoni. All.: Sterzi-Diamante
Falli fatti: Costa 22, Varese 35
Triple: Costa 1 (Beretta), Varese 1 (Carlesso)
Tiri liberi: 17/49 (34,69%)
Tiri da 2: 30/88 (34,09%)
Tiri da 3: 1/12 (8,33%)
Palle perse: 20
Palle recuperate: 32
Fonte: CoachP
Con Varese Cipo e compagni mettono sul piatto la miglior gara della stagione, contro un avversario fisicamente più dotato, messo sotto a livello di ritmo e aggressività. Giusto quanto era mancato nella gara di Legnano. Ne viene fuori una partita per lunghi tratti tirata, iniziata con 2´ da grande squadra (giusto l´inizio), proseguita con un po´ di superficialità, recuperata con pazienza, e chiusa con coraggio e determinazione.
La partita, come detto, si apre con 2´ molto belli e sicuri. Costa gioca semplice e affonda dentro la difesa varesina come nel burro. Un paio di incertezze conclusive non ci danno l´inerzia che meriteremmo e gli ospiti iniziano ad attaccare con ardore. La difesa di casa prova a stare sulle linee di passaggio, facendo palleggiare gli avversari. Ogni volta però c´è qualcuno che si perde un taglio o un aiuto dal lato debole, e i biancorossi hanno vita facile a trovare una soluzione da sotto. In attacco è capitan Cipo a prendersi le proprie responsabilità e a tenere in linea di galleggiamento la barca.
Nel secondo quarto le cose procedono un po´ meglio: la palla continua a girare in attacco, e in difesa registriamo dei progressi, sia a metà campo che a tutto campo. Vinciamo il quarto 24-20, con i varesini ancora premiati dalla loro energia nel recuperare palloni che sembravano ormai persi. A metà gara comunque si è a pari punteggio.
Nel terzo quarto la partita resta in equilibrio, con Costa che sbaglia tantissimo al tiro (e soprattutto ai tiri liberi) e non riesce ad andar via nonostante il volume di gioco creato. E´ la coppia Griffo-Miguel ad andare a segno e mantenere viva la gara.
Nel quarto periodo il break: Costa continua a tenere sotto pressione gli ospiti che, non più lucidi, iniziano a mostrare segni di cedimento. In quel momento si infiamma Berri: pescato dai compagni prima offre un ottimo assist a Griffo, poi mette una tripla, un canestro e fallo e un tiro libero. L´ 8-0 che scava il solco nella gara e dimostra come il bello del gioco sia tutto nella cazzutaggine con cui vogliamo e facciamo le cose. Lanciati, a questo punto i padroni di casa tengono il match in pugno ed allargano il punteggio fino all´80-64 finale, con un parziale di 24-8 negli ultimi 10´.
Lo spirito del basket: è bello stare in una squadra in cui tutti giocano per sè E per i compagni. Non può esistere l´uno senza l´altro. Anche se a volte certe scelte non vengono condivise (o capite) lo spirito deve restare quello, se no diventa tutto molto triste. In partita E in allenamento.
Ogni volta che si esce per un cambio c´è la delusione del dover uscire di uno E la gioia di poter giocare di un altro. Vanno rispettate entrambe anche a gesti e parole.
Ogni volta che in allenamento non si è capito un esercizio per disattenzione c´è un pezzo di squadra che viene meno e una serie di problemi di gioco che nascono. Non ascoltare e non applicarsi significa credere di non essere importanti: questa è la cosa di cui l´allenatore tiene più conto.
Stare in panchina ad aspettare di entrare non è bello. Farlo restando passivi, scazzati, o facendosi gli affari propri indica che non si sta pensando per nulla alla squadra: questo non appartiene alla pallacanestro. Guardate come stanno in panchina i giocatori di serie A o NBA e domandatevi quanto potreste fare di più voi.
Esser pronti quando si viene chiamati in causa è un´opportunità che vi date da voi, non la dà l´allenatore. Lui può solo dare minuti. Cercate di giocare sempre come se foste la migliore opportunità che ha la squadra di stare in campo in quel momento. Il vostro allenatore vi promette che i minuti che avrete non saranno mai regalati, ve li sarete sudati tutti. Ieri Berri ci ha fatto vedere come si entra in campo E come si esce. Prendiamo tutti spunto. Chi per il primo caso, chi per il secondo, chi per entrambi.
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Basket Costa - Pallacanestro Varese 80-64
Parziale quarti (19-23, 24-20, 13-13, 24-8)
Basket Costa: Barocco 14, Carnieletto, Riccioli 2, Fumagalli 3, Imasuen 2, Beretta 6, Tremolada M. 18, Pollini 4, Terraneo 2, Saccardi 4, Bonacina 19, Bonfanti 6. All.: Pirola-Valsecchi
Varese: Messina 12, Barozzi 2, Aspesi 7, Amato 4, Ramer 2, Croci 2, Roncoroni, Magnini 13, Cattaneo 6, Carlesso 11, Grippo, Martignoni. All.: Sterzi-Diamante
Falli fatti: Costa 22, Varese 35
Triple: Costa 1 (Beretta), Varese 1 (Carlesso)
Tiri liberi: 17/49 (34,69%)
Tiri da 2: 30/88 (34,09%)
Tiri da 3: 1/12 (8,33%)
Palle perse: 20
Palle recuperate: 32
Fonte: CoachP
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