Aria di derby per il Basket Costa che attende Carugate al PalaMia.
18-03-2016 15:10 - Serie A2

La squadra di coach Pirola infatti, alla ricerca di un’identità di squadra che quest’anno aveva fatto fatica a trovare, causa le assenze per infortunio e gli innesti in corso d’opera di nuove pedine, sembra aver trovato finalmente la marcia e la direzione giuste, trovando via via crescita e nuove certezze.
Una maturità dunque che potrebbe rendere la formazione masnaghese, in caso di raggiungimento dei playoff(ricordiamo che l’obiettivo è ancora nelle mani delle pantere, che a tre turni dal termine possono scrivere il loro destino), la autentica outsider della post season.
Andando però con ordine, la B&P avrà da superare lo scoglio del team carugatese che è sicuramente roster coriaceo e nel complesso alto e fisicato e il cui quintetto poggia sull’esperienza del playmaker Susanna Stabile(classe 1980, 178 cm) e sulla lunga Manuela Zanon(classe 1980, 187 cm). Ad affiancarle nello starting five, l’esterna ex Milano Claudia Colli(classe 1996, 178 cm), l’ala piccola Arianna Beretta(classe 1996, 178 cm) e l’ala forte Stefania Guarneri(classe 1995, 182 cm).
Vincere con le milanesi vorrebbe dire per Longoni & Co. salvezza matematica, ma coach Pirola preferisce non pensare alla circostanza e far rimanere le sue giocatrici concentrate solamente sul gioco.
“Preferirei evitare il discorso – attacca l’allenatore - perché nelle due partite in cui ci abbiamo pensato, abbiamo giocato male. Vorrei solo che stessimo concentrati sul gioco, poi certo, se dovessimo portare a casa i due punti con Carugate, per Selargius sarebbe davvero dura pensare di sorpassarci. Comunque, ripeto, noi dobbiamo pensare alla nostra gara e non alla posta in palio”.
Le masnaghesi che hanno letteralmente cambiato pelle nel giro di pochi giorni, hanno infatti sbancato il parquet di Villafranca, arrivando però da una sconfitta e una prova incolore in Sardegna.
“La nostra squadra dipende molto da se stessa e dalle proprie armi – continua Pirola – e in termini di qualità dell´attacco non posso parlare di grandi differenze di gioco tra la partita di Selargius e quella di Verona. Tuttavia penso sia cambiato tutto a livello di efficacia individuale e di conseguenza il punteggio, ma la qualità dei tiri presi non è stata diversa. Differente invece credo sia stato l´approccio difensivo, sicuramente più azzeccato tatticamente e più intenso e determinato nella messa in pratica sul campo. A livello di strutturazione del gioco stiamo pian piano arrivando a un’amalgama, conquista molto difficile a causa dei continui mutamenti di quest’anno, dovuti agli infortuni e i conseguenti nuovi arrivi”.
Ribaltando la differenza canestri dapprima con Albino e poi anche con Alpo, la squadra ha dato dimostrazione di grande maturità.
“Come in ogni squadra – dice - il gruppo può fare la differenza solo quando tutti si mettono al servizio l’uno dell’altro. In questo momento tutti ci stiamo provando a farlo e, nonostante difficoltà e sconfitte, nessuno si è tirato indietro e questo non è semplice per gente abituata a giocare in un certo modo. Infatti il dover cambiare, magari giocare fuori ruolo, fare il lavoro sporco anche se la palla non entra, piuttosto che stringere i denti quando hai dolore e giocare con intensità ugualmente, accettare minutaggi e responsabilità differenti, non è per nulla facile. Credo che la vera maturità sia questa e noi siamo sulla giusta strada in questo senso”.
“Carugate è una bella squadra, - conclude - molto completa. Hanno un ottimo playmaker (Stabile), guardie e ali efficaci, pericolose sia al tiro che in penetrazione (Colli che a me piace molto, Frantini e Beretta), poi una serie di lunghe forti fisicamente e brave tecnicamente (Zanon, Guarneri, Scarsi).
Un bel mix di forza, tecnica, esperienza e gioventù. Noi dovremo essere bravi a togliergli ritmo e sicurezze, accelerando per metterle in difficoltà”.
Sul fronte infermeria ci sono Canova e Maiorano non in perfette condizioni. La prima soffre di una leggera tallonite, la seconda è da qualche settimana che accusa dolori alla schiena, anche se entrambe si sono allenate regolarmente.
Marta Meroni avrà a fine mese la visita di controllo alla mano dopo la frattura patita a febbraio, mentre Veronica Schieppati è ormai sulla via del pieno recupero dopo l’intervento e la rieducazione al ginocchio.
Fonte: Ufficio Stampa